Timbro digitale, prosegue opera semplificazione burocrazia
CAGLIARI, 15 APRILE 2010 - "Il timbro digitale rientra in un progetto ampio e ambizioso, che stiamo portando avanti sin dall'insediamento della Giunta regionale: il processo di informatizzazione, semplificazione e alleggerimento della burocrazia amministrativa".
Con queste parole l'assessore degli Affari generali, Ketty Corona, ha suggellato la firma del protocollo d'intesa, tra il prefetto Giovanni Balsamo e il sindaco di Cagliari Emilio Floris, per la sperimentazione del timbro digitale che permette l'autenticazione delle certificazioni anagrafiche e di stato civile, la cui licenza è stata acquistata dalla Regione nel dicembre 2009. Pochi mesi dopo, quindi, il timbro digitale ha piena applicazione: viene offerto ai cittadini un servizio innovativo che consente di stampare da qualsiasi postazione internet certificati anagrafici e documenti con validità giuridico - legale evitando lunghe file agli sportelli pubblici.
Pertanto meno incombenze per i cittadini sardi e maggiore supporto agli enti locali, soprattutto ai comuni isolani meno popolosi. Cagliari sarà il primo a sperimentare questa rivoluzione, con relativo risparmio di tempo e denaro, che la Regione garantisce attraverso l'applicazione del timbro digitale, con effetti decisivi anche nell'opera di de-materializzazione dei documenti e degli archivi amministrativi. Per ricevere dalla Regione il timbro digitale hanno manifestato formalmente il loro interesse anche l’Ente Foreste, il comune di Sassari, quello di Tempio, la Provincia di Oristano e l'Università di Cagliari. "Abbiamo messo a disposizione la licenza del software - ha affermato l'Assessore Corona - di tutti i comuni sardi, delle province, dei centri di ricerca e delle Università. Attraverso il progetto "Comunas" sosterremo i comuni meno popolosi fornendo l'hardware necessario".
ll timbro digitale è un codice grafico bidimensionale che contiene il documento informatico e la firma digitale. La sua applicazione mantiene inalterata nel processo di stampa la validità legale di un documento informatico firmato digitalmente, che può essere letto e decodificato tramite uno scanner e un apposito software. Permette inoltre l'emissione di un certificato via web con risparmi di tempo per i cittadini e di costi per il comune (è stato stimato un costo di circa 9 euro per un certificato emesso con modalità tradizionale, il solo comune di Cagliari ne produce in media 70mila all'anno). La prima tappa nell’acquisizione della licenza risale a novembre 2009, quando la Regione Sardegna ha firmato un protocollo d’intesa col Ministero dell'Interno sul collegamento INA - SAIA, che prevedeva esplicitamente la sperimentazione dell'emissione di certificati anagrafici e di stato civile con timbro digitale.
L'acquisizione della licenza è del dicembre successivo. Il 3 marzo di quest'anno, è invece arrivata la comunicazione della Regione con il contratto pubblico per licenza d'uso per il timbro digitale, per effetto del quale il comune di Cagliari sarà il primo di tanti comuni sardi, che seguiranno, ad attivare il sistema innovativo.